Questo post fa parte della categoria dei trucchi, ossia delle tecniche di cucina che servono ad ottenere risultati migliori o equivalenti alle tecniche classiche ma risparmiando tempo o materie prime o passaggi intermedi.
Dunque il risotto in 5 minuti al posto di quello in 17 richiesti secondo la tecnica base. Come si fa? Basta tagliare la busta e versare il contenuto nell’acqua boll… no, scherzavo. Come sicuramente in molti già sapranno, quando c’è da risparmiare tempo in cucina, il primo strumento cui si pensa è la pentola a pressione. E anche in questo caso è lei la chiave della ricetta lampo. Perché ci mette meno il risotto a cuocere che non l’acqua a bollire per buttarci gli spaghetti…
La domanda vera però è: ma il risultato è all’altezza di quello di un risotto cucinato con il metodo classico?
E la risposta è: incredibilmente sì. Nel senso che anche noi dubitavamo ma ci siamo dovuti ricredere. Il risotto in 5 minuti è buono tanto quanto quello classico e, oltre a richiedere meno tempo, richiede anche meno attenzioni nonché meno liquidi (tipicamente brodo). Con tanti saluti alle ricette che richiedono di star lì costantemente a mescolare, ad aggiungere il brodo un mestolo alla volta…
Quali accorgimenti richiede? Quasi nessuno, a parte quello di calibrare la quantità di liquidi e di regolare il sale prima di chiudere il coperchio. Ovviamente è possibile correggere a cottura avvenuta, ma è meglio cercare di essere precisi subito, per un risultato migliore.
Per provare la tecnica abbiamo preparato tre risotti, a distanza di parecchio tempo. Due volte abbiamo provato il risotto ai funghi ed una volta un risotto al radicchio. L’ultimo risotto ai funghi è venuto addirittura meglio di quello classico, pur omettendo completamente i porcini reidratati che di solito usiamo per aiutare i prataioli che ne costituiscono il fulcro e che solitamente sono un po’ blandi.
La ricetta, mutuata come spesso accade da Serious Eats, la indichiamo in coda ed invece torniamo alla tecnica.
I passaggi sono:
Preparare il condimento da usare nel risotto (funghi, spinaci, radicchio, asparagi, etc), utilizzando magari la stessa pentola a pressione, così si sporcano anche meno pentole. Se però volete fare le cose a modo, preparate a parte il condimento. E’ un passaggio importante, perché una volta unito al riso e chiusa la pentola, i giochi sono fatti, non si può intervenire più. Non utilizzateli a crudo, quindi. Un prataiolo crudo non sa di niente o quasi e produrrà un risotto di pari sapore. Saltate e salate i funghi (con il burro, possibilmente, che ne esalta il sapore più dell’olio) fino a quando non saranno quasi tostati. Lo stesso dicasi per le verdure a foglia: saltatele con poco olio o burro fino a che non avranno perso tutto il liquido. Gli spinaci, ad esempio, vanno preparati come se si stessero preparando per un contorno e tagliati al coltello solo dopo cotti.
Pesate il riso e pesate il brodo. O l’acqua, se come noi utilizzate il dado fatto in casa.
La regola è: se pesate 100 gr di riso, vi serviranno circa 200/230 gr. di liquido. Sembra poco? Lo è… se non fosse che nella pentola a pressione non avviene alcuna evaporazione e quindi finirà tutto dentro il riso. I trenta grammi di scarto, più o meno, servono a regolare la consistenza. Se vi piace il risotto all’onda, molto morbido, aggiungeteli. Se risultasse troppo liquido, basteranno pochi minuti per regolarlo a fine cottura. Poiché la quantità di liquido è precalcolata, si dovrà regolare il sale di conseguenza. Inutile lasciare più insipido contando sull’evaporazione. Non ci sarà alcuna evaporazione.
La cipolla e la tostatura del riso possono essere fatte direttamente nella pentola a pressione. Per non bruciare la cipolla mentre il riso viene tostato, consigliamo di tostare prima il riso con burro o olio e poi aggiungere la cipolla (o scalogno) tritata, tenendo il tutto sotto stretto controllo e a fuoco basso. Se dovete sfumare con liquidi aromatici, tipo vino bianco o altro, fatelo. Nel frattempo scaldate a parte il brodo o l’acqua già pesate. Quindi versate il condimento sul riso, poi il brodo caldo. Con un mestolo girate e controllate che tutti i chicchi siano sommersi dal liquido. Chiudete la pentola a pressione ed aspettate che vada in pressione. Contate 5 minuti di cottura dal primo fischio (se la vostra pentola fischia, le nuove non lo fanno). Dopo cinque minuti spegnete, mettete la pentola nel lavandino e lasciate correre l’acqua sui fianchi della pentola fino a quando la pressione non scende, di solito bastano pochi secondi. Non sfiatate con la valvola, che fa disperdere vapore e con esso i profumi.
Aprite e mescolate, il risotto si mantecherà all’istante. Regolate eventualmente di sale e di consistenza con brodo caldo, aggiungete gli ingredienti di fine cottura, tipo prezzemolo fresco, pepe etc, e servite.
E ringraziate la pentola per i 12 minuti risparmiati.
- 300 gr di prataioli freschi
- 190 di riso carnaroli o arborio
- 430 ml di brodo di verdure (o acqua e dado vegetale)
- due noci di burro
- 1 scalogno
- vino bianco
- un cucchiaio di salsa di soia
- sale
- pepe prezzemolo e parmigiano grattugiato
- Pulite e affettate i funghi, e saltateli in padella con una noce di burro ed un pizzico di sale. I funghi inizialmente rilasceranno acqua, che dovrà evaporare tutta
- quando cominciano a rosolare, aggiungete un cucchiaio di salsa di soia. lasciate rosolare bene i funghi, fino quasi a tostarli.
- nella pentola a pressione, versate la seconda noce di burro e fate tostare il riso a fiamma media per un paio di minuti, fino a che diventerà traslucido.
- abbassate la fiamma ed aggiungete lo scalogno tritato, mescolando con un mestolo di legno, facendo ben attenzione a che non bruci per i calore.
- sfumate con il vino bianco e lasciate completamente evaporare.
- aggiungete i funghi e coprite con il brodo. con il mestolo fate in modo che i chicchi siano sommersi dal liquido
- chiudete la pentola e portate in pressione.
- dal fischio, abbassate la fiamma e cuocete per 5 minuti.
- spegnete e scaricate la pressione mettendo la pentola sotto l'acqua corrente. NON usate la valvola.
- aprite e mescolate bene con il mestolo di legno.
- Se risulta troppo liquido, riaccendete sotto la pentola e lasciate asciugare, Se invece è troppo asciutto, aggiungete brodo caldo. aggiustate di sale se necessario.
- spolverate di pepe, prezzemolo fresco (se lo gradite) e parmigiano e servite.
Lo faccio sempre quando torno da scuola, ma come l’hai spiegato tu è una meraviglia!!!
Questo risotto è stata una rivelazione! Assolutamente consigliato, soprattutto a chi – come immagino la maggior parte di noi – a pranzo ha i minuti contati.
Argh!! Da milanese, sono una purista del risotto tradizionale, ho letto parecchie cose in merito alla cottura e tra queste per esempio, l’uso di una padella larga.
Io amo fare il risotto e se non ho tempo, non lo preparo. La cottura lenta mi permette di dosare il brodo nella quantità che desidero ma soprattutto il controllo della cottura che varia da riso a riso e da marca a marca.
Non mi avete convinta! 🙂 (ho fatto battaglie anche contro il risotto preparato nel Bimby)
Fatto oggi con zucchine speck e dei fagiolini al sugo avanzati: che dire? GENIALE, veloce e soprattutto per un quasi purista come me “da non crederci” risultato perfetto e….siete bravissimi. Vi ho salvato tra i miei
Ho letto il vostro articolo sulla pastella e devo dire che mi è piaciuto molto… Ma questo SEMBRA geniale!!! Lo proverò e poi vi darò un commento…
A presto!! 😉
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La mia formula magica è un ottavo di litro di liquido ogni 80 grammi di riso. E’ facile da ricordare perché è tutto “otto”. Quindi io uso molto meno liquido.
Mi sembra strano che voi ne usiate così tanto….
non saprei perché le dosi di acqua differiscano così tanto. So che se scendiamo sotto i 220ml/100gr il risotto non viene all’onda bensì stile mappazza che rimane come lo metti…
Ciao, premetto che non ho ancora provato a fare il risotto come descritto, ma ho qualche dubbio sull’effettivo risparmio di tempo… si deve partire da un condimento già cotto (o da avanzi, vabbè) che richiede tempo per essere preparato o che va comunque (ri)scaldato nella pentola a pressione. Nel frattempo si deve far bollire il brodo o l’acqua (operazione che io faccio nel tempo che intercorre tra l’inizio della tostatura e la fine dell’evaporazione del vino), mettere il riso, mettere l’acqua o il brodo, chiudere, aspettare che parta il sibilo, cuocere 5 minuti, raffreddare, eventualmente asciugare in “pochi minuti”…da quando appoggio la pentola del risotto sul fornello a quando servo in tavola io impiego 20 minuti, con tutti ingredienti crudi. Non lo giro in continuazione, perché basta tenerlo sempre coperto di brodo tranne che verso la fine, quando va ben mescolato non per non farlo attaccare ma per averlo cremoso… non saprei, non sono convinta.
Scusa Serena, se non sei convinta, non lo fare….se sei sfaccendata fallo come al solito !!
No non serve fai cuocere tutto dentro la pentola a pressione. Io ho provato a farlo col cavolo cappuccio rosso e il riso integrale. Ovviamente per il riso integrale ci vogliono 25 minuti ma viene eccezionale. E il riso diventa viola.