Chinotto: prova di degustazione

prova di degustazione chinottoQualche tempo fa ci è capitato di leggere su Dissapore una prova d’assaggio del chinotto, dalla quale risultava chiaramente vincitore il Chin8 Neri. Il confronto era stato fatto tra il chinotto Neri e i chinotti Lurisia, Chinò e Abbondio. Considerato che il Chin8 Neri non lo avevamo mai assaggiato perché irreperibile dalle nostre parti (dove dei quattro si riescono a reperire con facilità solo il Lurisia e il Chinò), avevamo preso atto della prova ed accantonato la cosa, ripromettendoci di assaggiare il Neri alla prima occasione.
Salto temporale.
Nel corso di una cena alla fine dell’estate, il nostro amico Marco ci racconta non solo di aver assaggiato il chinotto Neri ma anche di dove la leggenda narrasse si trovasse ancora in vendita nella nostra città (nonché delle peripezie che un suo amico, appassionato di chinotto, aveva affrontato per procurarsi quella informazione). Archiviamo la cosa, riproponendoci di andare a dare un’occhiata, per verificare.
Interludio.
Un paio di sere orsono, a cena con Fede (che sostanzialmente beve solo Chinò), ci capita di assaggiare il chinotto Lurisia, che era uno degli altri quattro chinotti della prova di Dissapore. Una serie di interruttori si chiudono e decidiamo che avremmo sottoposto  Fede, che aveva ordinato il Lurisia e lo aveva trovato troppo dolce rispetto al Chinò, ad una prova di assaggio alla cieca del Chino8 Neri, per sapere se sarebbe stato in grado di apprezzarlo al pari dell’autore di Dissapore, di Marco e del suo amico appassionato di chinotti.
Con l’indirizzo del negozio in pugno (Ipercoop della Torre, per gli interessati palermitani), ci rechiamo ad acquistarne una bottiglia. Ma nel reparto bibite del supermercato, ci accorgiamo che vi sono altre marche in vendita, marche che non erano state testate da Dissapore e così ci viene un’altra idea.
Perché non prendere il vincitore del test, il Chin8 Neri, e metterlo a confronto con altri chinotti, diversi da quelli della prova di Dissapore, per vedere se ne esce vincitore anche fra questi?
Acquistiamo pertanto altre bottiglie di chinotto, di marche diverse, ed organizziamo un test alla cieca con i nostri amici.
Ed ecco cosa ne è venuto fuori:

5 i chinotti esaminati, in bottiglia da 1,5L:

  • Chin8 Neri (1,25 €)
  • Chinotto San Benedetto (0,59 €)
  • Chinotto Polara (0,77 €)
  • Chinotto Tomarchio (0,78 €)
  • Chinotto Sigma (0,72 €)

7 i degustatori alla cieca, tra cui Clara (l’unica a conoscere le marche acquistate).
35 i bicchieri di plastica utilizzati per il test, tutti marcati in 7 gruppi dalla lettera A alla lettera E.
1 soltanto (io) a non partecipare al test e a conoscere gli accoppiamenti lettera-bibita.

Le regole: vietato parlare. Ciascun assaggiatore deve scrivere classifica (dal migliore al peggiore) e impressioni su un foglio di carta. Il chinotto è assaggiato in purezza. Vietato anche il ghiaccio. Gli amici erano consapevoli di quello a cui sarebbero andati incontro e consenzienti (e si sono anche divertiti).

Dopo aver raccolto i voti e le impressioni dei partecipanti, è venuto fuori che (rullo di tamburi…):

Il peggior chinotto del panel, finito ultimo 5 volte su 7 è risultato essere il chinotto Polara. Stando ai commenti, il gusto ricordava più che vagamente il sapore dell’acqua di ammollo dei funghi secchi (sic!)
Al quarto posto si è piazzato il chinotto San Benedetto. A detta di tutti, il sapore ricordava quello delle caramelle al mou. E non è una bella cosa, per un chinotto. Certo, sempre meglio del sapore di funghi…
Dignitoso terzo posto per il chinotto Sigma, che non brilla di luce propria ma nemmeno si caratterizza per sapori “fuori contesto”.
La sorpresa della serata arriva dal chinotto Tomarchio, che non solo non si piazza secondo ma arriva addirittura ex-aequo al primo posto con lo sfidante Neri!
Tutti e due i chinotti infatti hanno ottenuto 3 preferenze di primo posto e 3 di secondo posto.
Dopo averli assaggiati entrambi (a giochi avvenuti), posso dire che il Neri ha una punta di acidità spiccata che nel Tomarchio è sostituita da una nota appena amarognola nel retrogusto. Entrambe le caratteristiche aiutano a smorzare la dolcezza quasi esasperata delle bibite, aumentandone la bevibilità. La scelta, a questo punto, è una questione di preferenza personale fra acido e amaro (io preferisco l’acido, Clara l’amaro).
Come nota a margine, va sottolineato che i due chinotti vincitori sono gli unici del gruppo a riportare in etichetta la presenza dell’agrume chinotto, fra gli ingredienti.
Vorrà pur significare qualcosa, no?

N.B.
Il test ed i risultati non hanno alcuna pretesa di scientificità. Il tutto è stato organizzato in modo da trascorrere una serata divertente fra amici.


17 thoughts on “Chinotto: prova di degustazione

  1. Confermo, è stato divertente!
    All’inizio ero preoccupato di non riconoscere differenze tra le varie marche, ma poi le differenze le ho sentite, eccome!
    Ed è stato interessante vedere che alla fine gran parte dei giudizi di tutti coincidevano.
    Mi rendo disponibile per altri test… 🙂

    • E’ stata un’esperienza simpatica e meditiamo di farne altre. Si accettano proposte anche se abbiamo già qualche idea… 😉

  2. Buonasera a tutti,
    questa simpaticissima prova non fa che dimostrare che oltre a essere delle persone simpaticissime siete anche dei veri degustatori di Bevande, questo non perchè la nostra azienza è arriva exequo ma perchè è un test fatto da noi 5 anni fa su un campione di Ragazzi i quali con enorme meraviglia avevano le stesse preferenze e davano al nostro prodotto un ottimo voto.
    Saluti a tutti
    Massimiliano Maione
    Sales Area Manager
    Chinotto Neri Italia

      • Maione, senza polemica alcuna da un vostro più che affezionatissimo cliente e supporter indefesso, ma il Chinotto che usciva da Capranica era obiettivamente un’altra cosa. La cosa fu evidente sin da subito, confrontando organoletticamente il chinotto in lattina di Buccino e il resto della produzione dello stabilimento storico.
        Non entro nel merito delle scelte strategiche e industriali perchè non ho le necessarie informazioni e competenze, ma chiudere la linea di Capranica è stato un errore.
        Saluti.

  3. io adoro il chinotto. a casa mia è facilmente reperibile quello della Lurisia, che a me piace da morire. lo alterno ad altre bibite, ma sono ormai anni che non compriamo più altre bevande (la panchè fatta con la gazzosa Lurisia è di nuovo un accoppiamento da favola…). il Neri l’ho provato in un locale a Torino, con amici: mi era piaciuto molto… un bacino e a presto! sere

    • Noi normalmente non compriamo bibite gassate se non in rare occasioni. Ma in quelle rare occasioni, che almeno siano le migliori! Un bacino a te!

  4. Il Chinotto Neri è il miglior chinotto, ha un sapore deciso, mai banale come molti concorrenti dolciastri; solo il prezzo impegnativo (1,25€) riesce a limitare un mio consumo eccessivo.

  5. Ragazzi avete fatto centro,io sono uno che ama sperimentare i prodotti dei supermercati,anche i più strani;non appena esce un nuovo prodotto vado subito a provarlo,per cui anche in materia di chinotto sono piuttosto preparato.Io ho sempre pensato che il chinotto Tomarchio fosse il migliore,andando controcorrente rispetto all’opinione comune che vedeva vincitore il Chinò.Per carità,è un buon chinotto,ma nel giudizio in molti sono condizionati dal fatto che sia più famoso e pubblicizzato.Quindi reputo Chinò solo il campione commerciale,il campione del gusto resta Tomarchio.

  6. Confermo sostanzialmente il giudizio dei “chinottologi” che mi hanno preceduto: sono un sostenitore del Neri, che ho sempre ritenuto il migliore (anche se il Lurisia è un ottimo competitor, forse leggermente troppo dolce). Ma un recente soggiorno in Sicilia mi ha fatto scoprire il Tomarchio, che è assolutamente a livello di eccellenza, peccato che non si trovi dalle mie parti. Nulla a che vedere con il Chinò ed il San Benedetto, dal retrogusto più “sintetico” che agrumato. Una menzione d’onore per il Freeway (quello dei supermercati Lidl per intenderci) che sorprendentemente si avvicina con buona approssimazione al gusto dei migliori chinotti.

  7. per gli amanti del chinotto segnalo che da due anni i commercio c’è Chinottissimo il chinotto fatto con la ricetta originale di Simone Neri. La ricetta infatti è stata sempre nelle mani della famiglia Neri e simone è il primo notote del fondatore del Chinotto Neri. Inutile dirvi che è il miglior chinotto in commercio. Non è facile trovarlo perche è sul mercato da solo 2 anni, ma se lo trovate non lo lasciate più-

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