Un tranquillo weekend di paura

No. Non sono io, nella foto. Photo by svacher

Immaginate un giovedì sera di inizio marzo. Il tempo è ancora ben lontano dai tepori primaverili ed avete un brutto raffreddore in corso. Così, prima di mettervi a letto, anzi, mentre siete già a letto, vi nebulizzate in ogni narice una spruzzata di Rinazina®, per cercare di respirare meglio. Ed in effetti funziona. Già prima di prendere sonno sentite che le narici si schiudono, come per magia.
La mattina seguente vi alzate e scoprite, con una certa meraviglia, che la Rinazina® di magia, a quanto pare, ne ha fatta un’altra. Ha fatto sparire completamente il vostro senso dell’olfatto. E del gusto. Completamente.
Il naso non è più otturato ma il profumo del caffè appena fatto non lo sentite. Vabbè, è colpa del raffreddore, penserete in un primo momento.
Ma anche la spremuta di arancia non sa di niente, e così anche la ciambella coi cranberries sfornata la sera prima. Nessun sapore. Nessun odore. E allora cominciate a fare dei test, sempre con una certo stupore dipinto sul volto. Eseguite le seguenti prove, con risultati identici:
Spruzzata di “Terre d’Hermes” nell’aria davanti a naso;
Sniffata di Rio Azzurro, direttamente dal flacone;
Fogliolina di menta colta dal vaso e strofinata fra le dita e quindi annusata;
Sniffata dalla bottiglietta della salsa di pesce (tipicamente una delle sostanze più pestilenziali da tenere in cucina).
Risultato? Il NULLA più assoluto. Non il minimo sentore di alcun odore o profumo.
E il gusto non è che stia messo meglio. Assaggiate cipolla cruda, sciroppo di datteri e melassa di melograno. Granelli di sale, di zucchero. Non hanno alcun sapore. Riconoscete ancora, è vero, l’aspro e il piccante, ma persino il salato ed il dolce sono fortemente attenuati.
Chiedete a Google, a questo punto. Gli chiedete cosa e come vi sia capitato e Google risponde che, secondo lui, state soffrendo di Anosmia. E che le cause possibili sono “trauma cranico, Morbo di Parkinson, Morbo di Alzheimer e alcune neoplasie cerebrali”. Figo. Nessun cenno alla Rinazina®, come possibile causa. Ma tant’è. Ieri sera gli odori li sentivate e l’ultima cosa che avete fatto è stata spruzzarvi il medicinale nel naso, per cui… magari è solo una coincidenza e durante la notte avete subito un trauma cranico, o peggio. Ma magari anche no.
Le ventiquattr’ore seguenti sono un susseguirsi di riflessioni, scoperte ed implicazioni.
Per esempio, non potete più sapere se puzzate, a meno di non chiederlo a qualcuno. Non potete più capire se un cibo è andato a male annusandolo. Anzi, adesso potreste mangiare del pesce o della carne guasta senza accorgervene, se non dagli eventuali effetti collaterali dell’ingestione.

Non sono io nemmeno in questa foto. Photo by cm.durham

E soprattutto, non potete più cucinare. Dovete cercarvi una nuova passione, un nuovo hobby, perché non avete più modo di sapere se quello che state preparando è buono, profumato, saporito o piuttosto non sia disgustoso o insulso. Certo, potreste tirare a campare riproponendo piatti di cui conoscete già la ricetta ed il risultato ed andare avanti per un po’ a colpi di amatriciane, risotti agli spinaci e così via dicendo. Più ci riflettete, più immaginate scenari apocalittici. Il solo pensiero di non poter più essere in grado di cucinare, di sperimentare ai fornelli, di provare sapori e accostamenti nuovi è terribilmente deprimente. A cosa vi dedicherete, adesso? A collezionare minerali? Al decoupage?
Un incubo, insomma, del quale cercate nonostante tutto di vedere i lati positivi. Potreste adesso lavorare in un obitorio, in un mattatoio, in un allevamento di maiali o polli. Potreste intraprendere mestieri a rischio come l’idraulico o lo spurgatore di pozzi neri o di fognature intasate. Ci dev’essere un bel business attorno a queste professioni, per uno che non ha più il senso dell’olfatto.
Per un attimo vi lasciate andare a pensieri dolorosi come “non sentirò più il profumo dei fiori, del pane appena sfornato, del tabacco da pipa. E il profumo della legna che arde nel camino, l’odore salmastro delle alghe sulla spiaggia,  dell’erba appena tagliata”. Sì, ma anche la puzza del cavolfiore che cuoce in pentola, dello smog per la strada, dei bagni pubblici, dei tessuti in decomposizione. L’odore del pelo di cane bagnato, delle angurie e dei pomodori marciti, della gomma o della plastica bruciata.
La giornata trascorre così, insulsa e priva di sapore, come i pasti che consumate più per disciplina che per fame, e ve ne andate a dormire domandandovi che ne sarà dei vostri ricordi, della vostra memoria. Perché, come Proust e Ratatouille insegnano, spesso sono gli odori e i sapori che riportano a galla episodi del nostro passato che pensavamo aver completamente dimenticato. Adesso cosa riporterà alla mente i vostri ricordi? Come farete a ricordarvi di quella volta in cui da bambini la mamma vi fece vedere come si faceva il caramello? O delle estati trascorse a giocare nel canneto del campeggio?

Il mattino seguente, però… l’incubo è ancora lo stesso. Niente odori né sapori. Cominciate a pensare che forse è il caso di consultare un medico, ma siccome è sabato, se ne parla lunedì. Scoprite che vi è passato l’appetito ma la sera invitate lo stesso i vostri amici a cena. Cena che non vi godete, ovviamente, nonostante la vostra amorevole metà abbia preparato un’ottima focaccia (a sentire gli ospiti) da condire con salumi e formaggi a scelta. Anche se, ad un certo punto, vi è parso di riuscire a sentire il profumo della mortadella appena sconfezionata! Si è trattato di un’allucinazione olfattiva o qualcosa sta finalmente tornando a posto?
Prima di andare a dormire, provate a sniffare uno dei calzini che vi siete appena sfilati, in segno di buon auspicio. Nulla. O forse avete percepito un lieve sentore di  puzza di piedi? Sarebbe fantastico, diamine!

Domenica mattina. Vi accingete a far colazione e, meraviglia delle meraviglie, riuscite a sentire, anche se molto smorzato, il profumo del caffè! Poco importa che voi non beviate caffè, il profumo è comunque meraviglioso. Andate in giro ad annusare le stesse cose che venerdì mattina non avevano alcun odore: il Rio Azzurro odora vagamente di mandorle amare, le foglie di menta odorano debolmente di menta, la salsa di pesce puzza vagamente di pesce e Terre d’Hermes profuma debolmente di… Terre d’Hermes.
Durante la giornata, poi, il ritorno dell’olfatto e del gusto è ancora più deciso. Odori e profumi diventano sempre più percepibili e anche quelli più sottili ed impercettibili riescono a poco a poco a farsi strada.
L’incubo è finito, pare. Il tranquillo weekend di paura è ormai alla fine e con esso pare sia tornata la normalità. La noiosa, ripetitiva, piatta, splendida, fantastica normalità.


5 thoughts on “Un tranquillo weekend di paura

  1. Beh, ricordo che mi hai chiamato per gli auguri, notificandomi la tua olfattiva, e ricordo di averti detto chiaramente che trattavasi di effetto collaterale di rinazina. Effetto che io conosco bene essendo uscito dal tunnel della dipendenza ormai da una decina d’anni. Se proprio devi avere qualcosa nel naso, lascia sia il tuo moccio, Ascoltami!

  2. Ciao 🙂 anche io sono (purtroppo ancora oggi) dipendente dalla Rinazina… Quando non riesco a respirare mi sembra quasi di avere crisi di panico, perciò di notte è impossibile dormire! Comunque a me non fa questo effetto, e la uso da anni. Un lato negativo che ho trovato invece è il bruciore al naso! Io comunque la uso quando ho il raffreddore, ma dato che ti ci abitui (e poi non riesci più a vivere senza) gli ultimi giorni metto dell’acqua nella Rinazina, e così fino a che non è finita e non mi sono disintossicata! E’ terribile lo so, ma anche non respirare per me lo è…

    • Anche me fino a quel momento non aveva dato alcun problema ed era estremamente efficace. Poi però… 🙁

  3. Purtroppo sto cercando da anni qualcuno in grado di darmi una risposta o e una soluzione al mio problema,non sento più odori e profumi,
    Questo è un disagio ,non poter sentire l’odore del caffè o se devi acquistare un profumo e mille altre cose necesarie,dover chiedere è buono questo profumo.e altro.Per non parlare poi quando qualcuno dice;senta che buon profumo! Io a volte faccio finta di nulla,ma sono mortificata non sentire nulla di nulla,credetemi.
    Unica cosa quando mi sono accorta che non sentivo più nulla,ho eseguito un esame,cosi composto;con dei bastoncini tipo cotonfioc ,mi vengono inseriti nelle narici,,ma io non sentivo nulla e meno di nulla,per concludere l’ultimo ( io non lo sapevo) mi viene introdotto in una narice un bastoncino di ammoniaca pure,io non sentendo nulla,non mi sono mossa.il dottore che ha esguito questa prova,mi dice se non ha sentito nemmeno l’ammoniaca,signora non c’è nulla più da fare,io rispondo non ci credo,ci sarà un’operazione?No signora NON SENTENDO L’AMMONICA IL DANNO NON SI PUO’ PIU’ CORREGGERE! lascio a voi come mi sono sentita e come mi sento ora dover convivere con questo disagio,Chiedo cortesemente se c’è qualcuno da indicarmi,per fare altri accertamenti o magari poter farmi risentire un pochino di quei bei profumi e sapori,Grazie in anticipo,aspetto risposta Cordiali saluti Carlotta

    • Cara Carlotta, io non sono un medico, ma il fatto che il problema te lo porti dietro da anni e che nemmeno con l’ammoniaca tu abbia sentito qualcosa lascia poco spazio all’ottimismo. Bisognerebbe capire qual è stata la causa della scomparsa dell’olfatto e se l’interruzione è periferica o centrale. Ma presumo che questo sia il campo d’indagine di un neurologo, oltre che di un otorino. Grazie della tua testimonianza e in bocca al lupo. Spero davvero – perché so com’è stare senza poter sentire gli odori – tu riesca a trovare una soluzione.

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