Gamberi al vapore di lapsang

Questa ricetta è rubata da la piccola casa. E’ un peccato che questo blog si sia sempre più trasformato, probabilmente per motivi economici, in una costante vetrina pubblicitaria e lo abbia fatto così profondamente da risultare ormai quasi illeggibile. Ciò non toglie che le vecchie ricette, di quando il blog ancora non era contaminato dai troppi product placements, siano ancora interessantissime, soprattutto in quanto focalizzate in special modo sul pesce.
La ricetta è assai semplice e prende qualcosa anche da quest’altra ricetta, sempre da la  piccola casa e la variazione rispetto all’originale è stata dettata dall’assenza, nel frigo, del sedano fresco, che abbiamo sostituito con il finocchio (la parte dei gambi, quella che di solito si scarta ma con la quale si può ottenere una brunoise croccante come quella di sedano).

Ingredienti:

  • gamberi crudi di pezzatura medio-grande
  • salsa di soya
  • succo di limone
  • finocchio o sedano
  • The lapsang affumicato

Sgusciare i gamberi (noi abbiamo usato i gamberi tigre surgelati comprati all’ARD). Decidete voi se lasciare la punta della coda o meno. Dipende tutto da come volete servirli, non ha influenza sulla preparazione.
Posizionate i gamberi puliti in un solo strato (non devono sovrapporsi) dentro un colino  che posizionerete sospeso su un pentolino contenente un dito d’acqua e un paio di cucchiaini di the lapsang, che ha un caratteristico e molto intenso aroma affumicato. Accendete e coprite il colino con della carta argentata, in modo da catturare i vapori e permettere la cottura. Il fuoco va tenuto al minimo, in modo che i gamberi cuociano piano e si impregnino dell’odore di fumo il più possibile. Saranno pronti quando cambiano colore (cosa facile da notare nel caso dei gamberi tigre, che da crudi sono grigi che diventano improvvisamente rosa appena cuociono) ed in ogni caso entro 4 o 5 minuti.
Mentre cuociono preparate la brunoise (oppure potete tagliare a cubetti più grandi) di sedano o finocchio e in una ciotolina mescolate salsa di soya e succo di limone. Qui c’è da fare una scelta. Noi abbiamo scaldato la miscela per smorzare un po’ l’odore tipico della salsa di soya, che poteva coprire il delicato profumo affumicato dei gamberi, ma qualcuno potrebbe preferirla a crudo, per cui… decidete voi. Altra manipolazione dettata da necessità di presentazione è stata quella di addensare la miscela con un po’ di Xanthan, in modo da renderla più viscosa e non farla colare subito via dai cucchiaini da finger food. Questo passaggio però non è necessario, se li presentate in maniera diversa.
A questo punto mescolate tutti gli ingredienti, se volete servirli come insalata esotica e croccante (la ricetta originale prevede anche un po’ di salsa di ostriche). Noi abbiamo messo qualche goccia di salsa sul fondo dei cucchiaini, sulla quale abbiamo adagiato i gamberi e poi cosparso con le briciole croccanti della brunoise. In questo modo il primo impatto è con il gambero, non con la salsa (che serve a salare e a dare quel tocco di acidità che bilancia il dolce del gambero), ed è possibile apprezzare meglio la nota di fumo che rimane appena avvertibile ma che stupisce. Mentre il sedano o il finocchio fornisce texture  e freschezza al boccone.


2 thoughts on “Gamberi al vapore di lapsang

    • @Un biscotto al giorno: facile e gustosa. Ruba pure e fammi sapere delle tue nuove avventure nel mondo del tè affumicato…

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