L’idea era quella di “celebrare” il secondo blogheanno di Ladri di ricette con la Sacher torte. Mica pizza e fichi. Qui si fa sul serio. O almeno ci si prova. E no, non c’entra niente la prima puntata di Bake off versione nostrana. Il fatto che ai concorrenti abbiano fatto preparare una Sacher è una mera coincidenza. Abbiamo testimoni pronti a giurarlo. Che poi, che delusione sto Bake off. Non si vede pressoché nulla della preparazione che fa ogni singolo concorrente. Non si vede bene neppure il prodotto finito. Siete riusciti a farvi un’idea di quale fosse la Sacher migliore almeno alla vista? Noi no perché le inquadrature erano troppo larghe! Insomma troppe aspettative generano quasi sempre una delusione. E purtroppo la stessa cosa è successa con la nostra Sacher. IP voleva assolutamente provare la ricetta originale, quella dell’Hotel Sacher di Vienna, riportata addirittura da Wikipedia (anche se poi alla fine ne abbiamo seguita un’altra, che prevedeva meno uova). La torta che ne è venuta fuori è molto buona ma non è affatto bella da vedere. Qualcosa nella glassatura è andato storto e sebbene all’inizio sembrasse accettabile, dopo un po’ ha cominciato a creparsi in superficie. Immagino che Knam ce l’avrebbe tirata appresso: fail!
Siccome però il blog-compleanno dei Ladri va festeggiato con un dolce, abbiamo gustosamente ripiegato su uno di quelli che a IP piace tanto, la crema catalana. La scorsa estate ne ho ordinata una in un noto ristorante che, non appena è arrivata in tavola, aveva un disgustoso odore di frittata. Ok, non è che l’odore di frittata sia disgustoso in sé ma lo è se applicato alla crema catalana o a un dolce in generale. Ho affondato il cucchiaino sforzandomi di assaggiarla, anche perché la proprietaria del locale era lì che mi guardava tutta compiaciuta. Ma non ce l’ho fatta. Era davvero terribile. Quindi quando, qualche settimana fa, IP mi ha chiesto, tutto contento, facciamo la crema catalana, l’immagine di quella frittata mi si è – come dire – riproposta. Ma poi ho pensato che fosse necessario un riscatto. E poi sarebbe stata l’occasione giusta per usare le apposite ciotole comprate durante il nostro viaggio a Barcellona di qualche anno fa. E alla fine… è venuta buonissima. Altro che frittata!
- 4 uova (solo i tuorli)
- 100 gr zucchero semolato
- 20 gr di amido di riso (o di maizena)
- ½ litro di latte
- la buccia di mezzo limone (grattugiata con la microplane, se l'avete)
- un pezzetto di cannella di circa 2 cm, sbriciolato con le mani.
- Scaldate lentamente il latte con la buccia di limone ed il pezzetto di stecca di cannella senza portarlo ad ebollizione.
- Separate i tuorli dagli albumi e mescolateli con lo zucchero e l'amido ma senza montarli, dovrete ottenere una crema omogenea.
- Togliete il latte dal fuoco quando è caldo (circa un'ottantina di gradi) filtratelo per rimuovere le bucce e i frammenti di cannella e rimettetelo nel pentolino.
- Aggiungete il composto di uova, rimette sul fuoco e fate addensare mescolando continuamente. Se potete controllare la temperatura, non fate bollire il composto ma rimanete sempre sugli 80 gradi, altrimenti rischiate che si senta l'"odore di frittata".
- Versate il composto caldo nelle coppette individuali, lasciate raffreddare e mettetele in frigo per un paio d'ore almeno.
- Sulla superficie si formerà una pellicola apparentemente antiestetica. Ignoratela.
- Al momento di servire, togliete dal frigo, cospargete di zucchero semolato (che coprirà la pellicola che si sarà formata in superficie) e con un cannello da cucina caramellate lo zucchero.
- Servite subito, altrimenti il caramello croccante si scioglierà nuovamente.