Sarde, ma siciliane

sarde sicilianeMenfi è il paese delle meraviglie. E’ un luogo in cui la natura è ancora la padrona di casa che domina abbastanza incontrastata il paesaggio. Non ci sono ecomostri qui. Nè stabilimenti balneari a perdita d’occhio. Ma solo distese di sabbia o di giache bianche (tipici ciottoli) sulle quali sdraiarsi per godersi il caldo sole africano.

menfi-5Il paesaggio è delineato da un susseguirsi di vigneti e uliveti che sono la prima fonte di reddito del paese. Perché a Menfi, in provincia di Agrigento, nel cuore della Sicilia, si fa dell’ottimo vino e anche dell’ottimo olio. E a chi pensa che sia poco remunerativo vivere di agricoltura, i menfitani dimostrano esattamente il contrario. Loro sono stati lungimiranti anni fa, e quando qualcuno gli ha proposto di consorziarsi per diventare più forti, i proprietari della maggior parte dei piccoli appezzamenti di terreno si sono messi insieme e hanno dato vita al più grande vigneto d’Europa. Oggi, sotto il marchio Cantine Settesoli, sono raggruppati 2.000 soci conferitori di uve raccolte su una superficie vitata di 6 mila ettari, con filari di vite a perdita d’occhio e 5 mila famiglie coinvolte a vario titolo nelle attività.

mandrarossa-8La parola d’ordine per tutti è collaborazione e il paese mostra di avere ben chiaro cosa significhi unire le forze e lavorare insieme per la crescita collettiva. Una cosa che non è affatto usuale, almeno da queste parti, e che, dunque, diventa degna di nota.

Siamo stati a Menfi in occasione di “Sarde. Ma siciliane”, uno degli appuntamenti del Mandrarossa Vineyard tour. Mandrarossa è il marchio che rappresenta il top della produzione di vini della Cantina Settesoli. E quest’anno ha organizzato una serie di eventi per promuovere il territorio e le proprie bottiglie.

Sono stati due giorni intensi e molto interessanti che ci hanno permesso di vedere le varie sfaccettature di Menfi e di scoprire angoli meravigliosi di questa terra. Dal mare di Porto Palo, per la diciassettesima volta consecutiva bandiera blu, alle colline che si affacciano sui vigneti, da strutture all’avanguardia per i criteri di costruzione, ai piatti tipici locali mangiati sulla spiaggia. Da una realtà aziendale in forte crescita, ad un paese dalle grandi ambizioni turistiche. Il tutto accompagnato dalla sensazione definita e costante che, se queste sono le premesse, Menfi ha tutte le carte in regola per diventare una ambita meta che coniuga agricoltura e turismo.

Il nostro giro è stata anche l’occasione per scoprire un posto delizioso come Casa Natoli dove Mandrarossa organizza alcuni degli eventi del Vineyard tour e che è un tipico esempio di casa di campagna padronale della antica nobiltà agrigentina, trasformata in sede della cucina Mandrarossa. E’ stata anche l’occasione per conoscere le Signore della Brigata di Cucina, un gruppo di intraprendenti signore del posto che, dopo anni passati in casa ad accudire famiglia, figli e alcune anche nipoti, hanno deciso di lanciarsi in questa avventura tra i fornelli per far conoscere a turisti e visitatori le specialità locali.

E’ stata l’occasione per assaggiare delle ottime sarde siciliane pescate nelle acque di Porto Palo e gustate in agrodolce, con la pasta, a beccafico e – strepitose – grigliate, servite con la cipolla cruda di Partanna condita con l’aceto. In questo periodo dell’anno, ci spiegano, le sarde sono più grasse e saporite e la cottura alla brace ne esalta la sapidità. Il contrasto con la croccantezza della cipolla bianca, dolce e acidula, rende difficile smettere di consumarne un piatto dopo l’altro. Un’esperienza soddisfacente, il vero apice gastronomico del nostro weekend, non superato nemmeno dalla spettacolare pasta alle uova di pesce San Pietro gustata a pranzo a Il Vigneto, uno dei ristoranti di Porto Palo che sembra un resort (e forse lo è, visto che è attrezzato con camere per gli ospiti), immerso nelle vigne e che rappresenta in pieno il concetto di turismo che abbiamo in mente per queste terre: un’occasione per rilassarsi un po’ in un angolo di Sicilia che merita di essere scoperto.


5 thoughts on “Sarde, ma siciliane

  1. Disastro. Il firewall dell’ufficio mi impedisce da qualche giorno di vedere il vostro blog. Ma che contenuti proibiti ci mettete? Non sarà mica colpa delle sarde?!
    Ma io non demordo e mi collego la sera, ma solo per voi 🙂
    Un grandissimo abbraccio

    • Nooo! Qualcuno nel tuo ufficio sta tentando di sabotarci!! Dici che odia le sarde? 😉 Beh se è così, non sa che si perde…
      Meno male che c’è sempre una opzione B come il collegamento serale. Bacio

    • Oppure puoi provare a fare come fanno in Iran o in Cina, per aggirare i firewall: utilizza un lettore di rss. Noi usiamo Pulse, che ha una buona grafica e ti permette di leggerci facilmente. Non potrai commentare, ma quello lo puoi fare da casa…

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