La vita di chi è costretto a pranzare ogni giorno fuori casa è dura. Soprattutto se hai solo mezzora di pausa tra una cosa e l’altra. Soprattutto se non vuoi avvelenarti lentamente (e a volte neanche tanto lentamente) mangiando qualcosa al volo nel primo posto che capita. Insomma, io cerco di stare attenta a ciò che mangio ogni giorno. Non ce la posso fare col solito panino con salumi secchi e scoloriti (che poi neanche ne mangio salumi normalmente) o con la mozzarella di plastica di quelle che la mastichi e sembra piuttosto la gomma del ponte o con i sandwich con la tristissima foglia di lattuga che ormai ha la punta annerita. L’unica salvezza contro il logorio del pranzo fuori casa è il panierino che, sarà pure un po’ vintage, ma fa guadagnare in salute e denaro, perché anche mangiare schifezze costa e non poco. Il panierino però va organizzato. Non è che la mattina prima di uscire da casa apri il frigo e ci butti dentro quello che trovi. Non funziona così. Il panierino va pensato almeno il giorno prima per acquistare ciò che serve e cucinare per tempo. E la vera scommessa, soprattutto se i pasti fuori casa sono ripetuti durante la settimana, è provare a variare un po’. Verdure grigliate di tutti i tipi? Fatto! Frittatine varie anche farcite? Fatto! Tonno e pomodoro? Fatto! Insalate di pasta, riso, bulghur? Fatto! Parmigiana di melanzane? Zucchine? Fatto! Persino gli involtini di carne della mamma ho messo nel panierino. Insomma, dopo anni di pasti mordi e fuggi, capirete bene che la fantasia comincia a zoppicare e inventare qualcosa di nuovo e trasportabile, soprattutto in autunno e inverno, non è semplicissimo. Si accettano dunque suggerimenti.
Intanto vi propongo questa insalata un po’ diversa a base di ceci, legumi che adoro e che hanno delle buone proprietà nutrizionali (vitamine B1, B2, B3, B5, e B6, vitamina C, K e J ed in ultimo la vitamina E, magnesio, omega 3). Perfetta per il prossimo panierino o come accompagnamento per un secondo piatto piatto semplice e sano.
Le dosi degli ingredienti sono un po’ approssimative perché potete aumentarle o diminuirle in base al vostro gusto.
Insalata di ceci, broccoli e pomodori secchi
Ingredienti per due persone
- 200 gr di ceci secchi (o in scatola)
- una quindicina di olive nere di Gaeta
- 6 pomodori semi secchi
- una buona manciata di cime di broccoli
- uno o due cipollotti freschi (o uno scalogno, in alternativa)
- Olio evo
- aceto di vino rosso
- menta fresca
- basilico
- timo
- rosmarino
- origano
- sale
- pepe
Mettete i ceci a bagno la sera prima. L’indomani scolateli, versateli in una pentola (meglio se a pressione, cuociono prima) aggiungete l’acqua e lessateli (ok, questa è la parte impegnativa che, se è proprio necessario, potete semplificare usando dei buoni ceci in scatola). Cuocete a vapore le cime dei broccoli in modo che restino ancora croccanti. Tagliate a metà i pomodori semi secchi. Denocciolate le olive. Affettate la cipolla. Unite tutti gli ingredienti e conditeli con la vinaigrette fatta con olio evo e aceto rosso e tutti gli aromi.
Il panierino per oggi è pronto. E domani?
eh già, bel problema il pranzo fuori casa. Per mia ‘religione’ non voglio mangiare in ufficio perchè altrimenti non uscirei più da questo buco. Aggiungici il fatto che con i colleghi non si va a pranzo prima delle 13.45-14 quindi non troviamo quasi più nulla. Sono mesi che mangio verdure grigliate dentro ad un panino e d’estate qualche insalata.
Se potessi trovare il tuo panierino sarebbe già una festa (ma fare un menu mensile e stagionale no?!)
abbraccio
Io spesso ad ora di pranzo sono in transito tra una cosa ed un altra e capita anche di dover pranzare “strada facendo” a causa dei tempi stretti tra i vari impegni. Il panierino quindi ha la duplice valenza di garantirmi cibo decente senza perdere troppo tempo: è li, è pronto e, se sono fortunata, mi offrirà anche qualcosa di buono. L’idea di un menù mensile non è malvagia, ma richiede troppa (troppa!) organizzazione e lungimiranza e – al momento – proprio non ce la faccio. Baci
Grazie mille, questa ricetta è una manna per chi come me mangia sempre in ufficio (essendo milanese, per me il panierino si chiama “schiscetta”). La proverò certamente.
…ed io intanto proverò a farmi venire qualche altra idea. Bisogna pure variare il contenuto delle nostre schiscette!