Una mattina all’orto botanico

E’ uno dei luoghi più ricchi della città. E non è una questione materiale, credeteci. Basta varcare il cancello d’ingresso per rendersene conto. Una mattina trascorsa all’orto botanico di Palermo è calmante, riconciliante ed istruttiva.

Muoversi tra i vialetti di questo antico museo all’aperto annulla spazio e tempo: vegetazione a perdita d’occhio, uccelli che cinguettano e, se sei fortunato magari riesci anche a vedere qualche pappagallo variopinto, le tartarughe che fanno capolino dalle vasche per scaldarsi un po’ al sole. L’odore della resina degli alberi, della zagara in fiore, delle piante aromatiche. I filari di aranci e limoni, la canna da zucchero, i banani, la serra con le piante grasse e quella con le piante esotiche.

Passeggi, osservi, annusi, ascolti. E riscopri la generosità della natura che in una sola mattinata riesce ad azzerare quel maledetto ticchettio che ogni giorno ti martella la testa (fai questo, fai quello, presto, muoviti, è tardi…) e che non c’è verso di mollare.

L’ultima passeggiata all’Orto botanico l’abbiamo fatta qualche settimana fa in occasione della mostra mercato “La Zagara”, dedicata alla biodiversità, alle piante rare e da collezione. Un altro di quegli appuntamenti fissi nella nostra to do list, che ci consente di scoprire nuove specie, di arricchire il nostro micro orticello da balcone di nuove piante aromatiche e il nostro album fotografico di nuovi scatti.


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