Foodies si diventa

Questa cosa mi frulla in testa già da un po’, ma adesso ho avuto la conferma. Dunque fate attenzione voi deboli di stomaco e di cuore, perché l’amore per la cucina e per la buona tavola è contagioso. E’ un virus lento e inesorabile che vi entra dentro che neppure ve ne accorgete e poi, un bel giorno, vi ritrovate a spignattare concependo ricette che non avreste mai pensato di pensare.

Comincerete a sentire che pentole e utensili che avete a casa non vi bastano più. Vorrete piatti più belli, ingredienti particolari e tutti di prima scelta. Inizierete a fotografare le vostre creazioni. E quando arriverete a questo punto sarete già fregati!

Qualche nostro amico è stato contagiato e ci sono fondati sospetti che si tratti dello stesso virus che ha colpito noi ormai un po’ di tempo fa e che adesso spinge loro a larghe falcate nell’universo foodies. E questo conferma la tesi che la passione per il cibo sia contagiosa.

Uno dei risvolti più belli e inaspettati di questo blogghino è, infatti, l’aver solleticato la voglia di cimentarsi in cucina in persone a noi molto care, che ci incoraggiano e ci sostengono, che assaggiano parecchie delle nostre diavolerie e che adesso hanno voglia di farci provare le loro.

Emiliano, ad esempio, sta diventando un vero artista dell’impiattamento. Lui è l’esteta del gruppo e trasferisce in ogni piatto il suo amore per le proporzioni, per l’eleganza e la buona tavola.

Succede così che una sera di qualche giorno fa ci invita a cena e… il resto ve lo racconta lui.

“Ci pensi e ci ripensi, e ci sono alcune caratteristiche irrinunciabili, ma contraddittorie. Ovviamente. Deve essere una cena fresca (troppo caldo per valutare ogni alternativa), ma deve essere un piatto da servire caldo (non vorrete dar l’impressione di tirare fuori dal frigo quel che avevate pronto?).
Deve essere una cena dalla preparazione veloce (pieni ritmi lavorativi ormai), ma deve essere chic (potresti accettare qualche cosa di meno?). Deve essere tradizionale (ospiti con gusti molto diversificati da conciliare), ma deve essere esotica (come resistere alla voglia di stupirli?).
La scelta cade su un primo a base di riso nero e gamberi e un tagliere di formaggi freschi e insalata di pesce che servirà da collante sociale una volta consumato il primo.
Ingredienti per 6 persone
  • 500 gr di riso nero
  • 20-25 gamberi di grossa taglia
  • 3 cipollotti
  • 10-20 gr di erba cipollina
  • uno spicchio d’aglio
  • 100gr di polpa di pomodoro
  • un bicchiere di vino bianco
  • mezzo bicchiere di brandy
  • olio, sale e pepe
La chiave di volta di questa preparazione è il riso nero, un riso integrale molto aromatico e resistente. Scegli un buon prodotto, in cui il chicco sia possente. Il riso va bollito in abbondante acqua leggermente salata. Il tempo di cottura è estremamente variabile, è un prodotto che non proviene dalle grandi filiere dell’industria alimentare, pertanto la cottura potrà essere variabile secondo la qualità che troverete. Nel caso specifico ha cotto per 70 minuti, a dispetto dei 40 preventivati. Scola il riso e fallo raffreddare in delle ciotoline che serviranno a dargli la forma una volta che lo metti nel piatto.
Mentre il riso bolle prepara il sugo. I gamberi dovrebbero essere ben grossi, pertanto della mazzancolle o dei gamberoni rossi sono la scelta più indicata. Separa le teste, e sguscia i gamberi lasciando le code attaccate al corpo.Prepara un fumetto. In una padellina soffriggi uno spicchio di aglio, scotta le teste e le sfumale col brandy. Aggiungi un po’ di prezzemolo e filtra il risultato.
Prepara il soffritto con cipollotti freschi. Usa la parte bianca del cipollotto (tagliata in fettine molto sottili) per il soffritto, e una selezione del gambo da aggiungere a fine cottura.
Aggiungi al soffritto i gamberi, e scottali su entrambi i lati a fiamma viva. Sfuma con del vino bianco, e aggiungi 100 grammi di polpa di pomodoro, dell’erba cipollina e regola la densità con del brodo di pesce che avrai preparato separatamente. Regola di sale, e aggiungi un po’ di pepe. Aggiungi i cipollotti tritati, il fumetto fatto con le teste e completa la cottura.
Nei piatti disponi il riso che sarà ormai fresco e ben formato, disponi i gamberi sopra il riso, irrora con abbondante salsa – caldissima. Guarnisci e porta in tavola”.

Che altro aggiungere?! Era delizioso e molto bello da vedere (anche se la foto fatta col telefonino non rende giustizia al piatto).


16 thoughts on “Foodies si diventa

  1. Troppo buona Clara. Quante cose mancano per preparare ogni volta una tavola adeguata al piatto… penso solo ai colori e alle forme, e sono travolto dalla quantità di accessori che servirebbero 🙂
    La fantasia successiva?
    Modificare casa per sistemare il tavolo da pranzo nella giusta posizione e sotto la luce ottimale…

    Maledizione a quando ho accettato la pillola rossa! ;^)

  2. Molto bello e sicuramente buono!
    Posso chiedere solo una cosa? Che riso era? Non ho mai sentito di far cuocere un riso per 70 minuti (abbiate pazienza, sono ignorante io).

  3. cari ladri… avete proprio ragione. foodies si diventa, e piano piano si apprezza sempre di più quello che ci sta dietro. la scelta degli ingredienti, gli accostamenti, le consistenze, l’abbinamento con il vino. e più si scoprono cose e più si capisce che si sta entrando in punta di piedi in un mondo meraviglioso da scoprire. di cui non ci si sazierà mai. un bacino e a presto! sere

    • E più scopri e conosci, più modifichi il modo di cucinare e mangiare. Ed è un processo (abbastanza) irreversibile. Il mio amico è avvisato! 🙂

  4. Forse “foodies” si diventa…ma “fuoddi” si nasce!
    (quando c’è il pc di mezzo ho i miei tempi 🙂 )

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