Porro, arancia e zafferano. Oggi risotto!

Vi capita mai di sfogliare un opuscolo di ricette – magari di quelli ricevuti in omaggio con un quotidiano – con aria di sufficienza perchè sapete che sono li tra le vostre mani solo per convincervi ad utilizzare un determinato prodotto? A noi capita, lo confessiamo. E mentre li sfogliamo pensiamo: “tanto non ci convincerai mai!”. Però leggiamo, giriamo pagina, andiamo avanti…fino a quando l’aria di sufficienza svanisce e lascia il posto ad un po’ di curiosità.

Con l’indice cominciamo a seguire con attenzione la lista degli ingredienti e… quelli fondamentali li abbiamo (quasi) tutti! Certo, qualcosa manca, ma possiamo trovare in dispensa degni sostituti.

Vuoi vedere che possiamo trasformare quel porro solitario che giace ormai sconfortato nel frigo in un simpatico risotto al fresco retrogusto di arancia?

Detto, fatto.

Ingredienti per due persone:

  • 170 gr di riso
  • 1 porro e mezzo
  • 1/4 bicchiere di vino bianco
  • 1/2 scalogno
  • il succo e zeste di 1/2 arancia
  • 1/2 lt brodo vegetale
  • 1 bustina di zafferano
  • 10 gr di burro chiarificato
  • olio evo
  • sale
  • pepe
  • parmigiano grattugiato

Tagliate i porri a fettine e tritate lo scalogno. Sciogliete il burro chiarificato in una pentola e unite lo scalogno e i porri e cuocete a fiamma bassa per 5 minuti. Poi aggiungete il riso, fatelo tostare per un paio di minuti, bagnatelo col vino bianco e lasciatelo evaporare. Quindi aggiungete il brodo vegetale caldo lasciandone da parte un po’ per sciogliere lo zafferano.

Fate cuocere una quindicina di minuti e poi aggiungete lo zafferamo sciolto nel brodo, il succo e le zeste di mezza arancia. Cuocete ancora per circa 3 minuti. Spegnete il fuoco e mantecate col parmigiano grattugiato. Fate riposare per un paio di minuti, spolverate di pepe e servite.

Nella ricetta originale, tratta dal numero 5 di Zafferano, viene utilizzato lo spumante al posto del vino bianco e la mantecatura viene fatta col philadelphia. Noi non avevamo né l’uno né l’altro e così li abbiamo sostituiti con ciò che la nostra cucina metteva a disposizione e il risultato è stato davvero gustoso.


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