Confettura di pesche gialle e cacao

Chissà perché a Palermo è diventato impossibile trovare le pesche gialle. Abbiamo perlustrato tutti i mercati senza successo. “Sono troppo care” o “non sono abbastanza buone” ci siamo sentiti dire dai vari venditori e ci eravamo quasi arresi arresi all’idea di dover rinunciare ad una confettura profumata e densa come una crema. Dopo la rinuncia alle more, anche la debacle della pesca gialla sarebbe stato troppo da sopportare! Ma il destino (in questo caso chiamatelo pure pubblicità) ci ha teso una mano e durante uno dei nostri giri in un nuovo supermercato della zona ne abbiamo trovato una discreta quantità. Dunque confettura di pesche gialle e cacao sia! Questa è una di quelle conserve che in inverno ti scalda il cuore! Una curiosità: la ricetta originale (noi come al solito abbiamo ridotto lo zucchero) è rubata da un sito in lingua russa Перлы от La Perla ma il titolo della ricetta è in italiano… Ingredienti per tre barattoli da circa 200 grammi

  • 1 chilo di pesche gialle (peso riferito alle pesche intere)
  • 350 gr di zucchero semolato
  • 100 gr cacao amaro
  • 5 cucchiai di amaretto di Saronno

Sbucciate e tagliate a pezzetti le pesche e mettetele a macerare con lo zucchero e l’amaretto per tutta la notte. L’indomani mattina fatele cuocere per una ventina di minuti e poi lasciatele riposare. La sera aggiungete il cacao setacciato e fatele bollire per circa cinque minuti e poi frullate il tutto con il frullatore ad immersione. Lasciate riposare ancora.

L’indomani mattina fate bollire il composto per altri cinque minuti e versatelo nei barattoli precedentemente sterilizzati come descritto qui.


3 thoughts on “Confettura di pesche gialle e cacao

  1. Bellissima idea e accoppiata. Sicuramente una prelibatezza da centellinare 🙂
    Mangio la marmellata tutte le mattine e quindi preferisco scegliere quella industriale senza zucchero (ma ci sono marmellate casalinghe senza zucchero? Un’amica ha provato a fare pere e cannella con succo di uva ma non è stata un grande successo). Quindi mi limiterò a guardare 😛 Tra l’altro sto leggendo in questi giorni il libro “Sugar Blues – Il mal di zucchero” e se già in casa nostra un kg di zucchero dura circa 5 mesi, dopo la lettura di questo libro penso che ridurrò ancora di più il suo utilizzo (oltre a leggere con ancora più attenzione le etichette dei prodotti). La dipendenza da zucchero l’ho provata sulla mia pelle (e già io ne consumo pochissimo) quindi so cosa significa. Il libro te lo consiglio per una lettura consapevole. Un abbraccio
    PS: qui a Milano ci sono montagne di pesche gialle che costano meno di quelle bianche.

    • Ma per caso trovi anche chili di rabarbaro di cui vado matta e che qui non esiste?! Mi sa che ho sbagliato regione… :-). Scherzi a parte, anche noi mangiamo la marmellata ogni mattina e per questo preferiamo farla in casa. L’unica che compriamo è quella di mirtilli biologica solo perché qui mirtilli se ne trovano pochi e sono molto costosi. Controlliamo la quantità di zucchero mettendone lo stretto indispensabile per gusto e conservazione e tutte quelle comprate ormai ci sembrano troppo dolci. Suggerendomi questo libro mi dai uno spunto di approfondimento interessante. Perchè non si è mai abbastanza consapevoli… Grazie cara!

  2. La parola “industriale” solo a sentirla nominare mi si accappona la pelle! Io faccio tutto in casa, dalle marmellate ai dolci per la colazione e perfino il gelato. Alle conserve per fortuna ci pensa mia mamma! Almeno so cosa mangio. Uso frutta biologica, zucchero di canna e miele biologico per dolcificare ciò che preparo. Se si esagera tutto fa male, anche l’acqua. Gli zuccheri sono indispensabili per il cervello e per i muscoli. Mangiate sano, fate attività fisica, evitate il più possibile i prodotti industriali e leggetevi un bel romanzo invece di questa roba!

    Per quanto riguarda la ricetta oggi la provo. Ho un sacco di pesche gialle profumatissime e questa marmellata sembra proprio golosa!

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