La cuccìa e scusate il ritardo…

cuccia palermitanaE’ vero che ognuno a casa propria può fare quello che vuole. Ma ci sono sempre limiti dettati, se non altro, dal buon senso. Ora “buon senso” vorrebbe che non si pubblicasse la ricetta di un dolce che si mangia un solo giorno all’anno quando il giorno in questione è già passato. Ma questo è un dolce della tradizione. Uno di quelli che invade tutti i banchi delle pasticcerie e le cucine di moltissime case palermitane. E ha invaso anche la nostra, come ogni anno. Per tre giorni prima e per un pomeriggio/sera poi. Avremmo dovuto rinunziare? Giammai! Dunque, scusate il ritardo… ed ecco la cuccìa di Santa Lucia.

Delle tradizioni culinarie in onore della Santa, vi ho già detto. Riso, patate, legumi nelle loro sublimi trasformazioni in arancine, gattò (o gateau, che fa più chic) e zuppe varie. E per dessert? Cuccìa perché non c’è festa della tradizione senza un dolce.

La cuccìa è un dolce povero, a base di grano cotto e ricotta, ma si trovano anche le versioni con crema di latte o cioccolato. Dato il ritardo del post, vi risparmio la storia del dolce che gli appassionati del genere possono approfondire seguendo l’apposito link. E veniamo al dunque. La cuccìa è un dolce facile da realizzare, ma richiede un’accortezza. Quella di mettere il grano a bagno tre giorni prima della cottura, cambiando l’acqua ogni giorno. La creatura è stata nella mia cucina per tre giorni ad abbeverarsi e ammorbidirsi, diventando più docile alla cottura.

Se evitate questo passaggio, sono fatti vostri. E quando scolate il grano che sarà rimasto duro come la pietra, non dite che non vi avevo avvisati.

Finito l’ammollo, si passa alla cottura. In pentola a pressione, in acqua salata. Tempo stimato: 30-40 minuti. Se volete cuocerlo in una pentola “normale” sappiate che dovete avere moooolto tempo a disposizione ma non chiedetemi quanto perché io, in questo caso, preferisco la cottura rapida.

Scolatelo e lasciatelo raffreddare.

Intanto preparate la crema di ricotta. Per condire 500 grammi di grano è necessaria circa un chilo di ricotta.

Epperò, sappiate che c’è pure una alternativa all’ammollo preventivo del grano, che vi raccontiamo qui.

cuccia palermitana

La cuccìa e scusate il ritardo...
 
Ingredienti
  • 1 chilo di ricotta di pecora
  • 500 grammi di grano
  • 400 grammi di zucchero a velo
  • 2 cucchiaini di essenza di vaniglia
  • la buccia di un'arancia non trattata
  • 100 gr gocce di cioccolato fondente
  • cannella in polvere
Istruzioni
  1. Lavorate la ricotta con lo zucchero a velo e l'essenza di vaniglia, a lungo e con pazienza, fino ad ottenere una crema omogenea. Io ho usato uno sbattitore elettrico e poi, poiché volevo una crema molto fine, l'ho passata al setaccio.
  2. Unite la buccia grattugiata dell'arancia e le gocce di cioccolato.
  3. Versate il grano cotto e scolato nella crema di ricotta, amalgamate bene.
  4. Servite in coppette individuali e spolverate con la cannella in polvere.


12 thoughts on “La cuccìa e scusate il ritardo…

    • E’ buono, soprattutto quello con la crema di ricotta. E poi per noi ha un po’ il sapore del Natale imminente. Dà il via alle grandi preparazioni delle feste e alle grandi abbuffate. A presto!

  1. Pingback: Sweet wheat, chocolate, grapes and pomegranate dessert

  2. Salve ,avevo una domanda da fare,il grano è lo stesso che si usa per la pastiera napoletana????? Perché quello si trova già cotto al supermercato. Grazie.

Rispondi a Clara Annulla risposta